COME DIVENTARE REGISTI DELLA NOSTRA VITA ATTRAVERSO LA RESPONSABILITA’
Traggo spunto da una frase che ho sentito spesso pronunciare: “ricorda c’è solo una certezza nella vita, la morte!”
Cosa suscita in te questa frase? Quali emozioni muove? Come ti fa sentire?
Io ogni volta che la sento avverto una grande responsabilità personale. Se è vero che la morte è inevitabile, è altrettanto vero che il modo in cui viviamo la vita è una nostra responsabilità, una scelta responsabile.
Che cos’è la responsabilità?
Possiamo definirla come la congruenza con un impegno assunto o con un comportamento preso, che comporta e sottintende l'accettazione di ogni conseguenza da esso derivante.Quando siamo responsabili non significa che stiamo facendo la cosa giusta, ma semplicemente che siamo pronti ad affrontare le conseguenze della nostra decisione. Siamo pronti ad affrontare il plotone d’esecuzione che il mondo là fuori potrebbe presentarci; così come siamo pronti a salire sul palcoscenico e godere degli applausi che il mondo là fuori potrebbe farci trovare.
Quante volte ti sei lamentato del tuo lavoro, della tua vita sentimentale, della tua salute, del tuo stato fisico, del rapporto con i tuoi cari, della sfortuna che ti perseguita? Tranquillo, a tutti è capitato di farlo. Frustrazione, rabbia, paura, sofferenza, sono solo alcuni degli stati d’animo e delle emozioni che puoi aver provato.
Ora ti chiedo, sei davvero pronto ad accettare passivamente che nella tua vita ci sono cose che non vanno come vorresti e che nulla cambierà in meglio? O preferiresti spendere qualche tassello di tempo della tua vita nel percorrere vie alternative alla ricerca di sentieri dove puoi trovare situazioni che migliorano la tua vita?
La responsabilità è una scelta autonoma che ci permette di indirizzare le cose verso ciò che desideriamo e nel modo che vogliamo. Anche quando sembra che non ci sia nulla che noi possiamo fare, abbiamo sempre una scelta.
Quindi, cosa veramente ti blocca nella tua scelta?
Possono esservi mille risposte a questa domanda. Io so quello che è stato il mio blocco e in questo articolo voglio condividerlo con te sperando possa esserti d’aiuto. Il mio blocco era la paura. Una paura fortissima vestita di tanti abiti diversi.
Che cos’è la paura?
La paura non è altro che un’emozione, troppo spesso definita un’emozione negativa. Le emozioni sono legate alla percezione di uno stimolo esterno; in questo caso la paura è innescata dalla percezione di un pericolo, di una minaccia. Pericolo che può essere reale e presente o anche solo evocato da un ricordo o prodotto dalla nostra fantasia. Nel caso in cui il pericolo sia reale la paura innesca la fuga o il blocco e, nella storia dell'evoluzione dell’uomo, è stata l’emozione alla base della nostra sopravvivenza. Ci permette di innescare istantaneamente meccanismi di difesa fondamentali per la nostra salute e per quella dei nostri cari (pensate ad una madre che istintivamente afferra il braccio del figlio che si sta avvicinando alla pentola dell’acqua bollente). Nei casi in cui la paura sia innescata da ricordi di eventi passati o da proiezioni sul futuro, può comportare blocchi che ci impediscono di agire e di compiere le azioni necessarie verso gli obiettivi desiderati.Le paure che spesso ci bloccano e ci impediscono di muoverci verso i nostri obiettivi sono la paura di sbagliare e quella di non essere all’altezza delle aspettative o di essere giudicati.
Come possiamo superare le nostre paure e agire verso i nostri desideri?
La strada per alimentare il coraggio ed affrontare le paure si chiama “consapevolezza”.Riconoscere le proprie paure, le forze che le dominano, accettarle ed integrarle in noi anziché respingerle o ignorarle. Questo ci porta ad illuminare la situazione, a vederla con maggiore chiarezza ed in tal modo poter avere il coraggio di fare i nostri passi. La consapevolezza della situazione e di noi stessi, ci porta ad assumerci la responsabilità del presente e così alimentare il coraggio di compiere il primo passo, e poi i successivi, verso il nostro futuro desiderato.
Autore: Elisabetta Zampiga